COPISTERIA MUSICALE

PREMESSA

Il copista (musicale) è quella figura professionale, nel mondo della musica, che si occupa di realizzare gli spartiti da cui leggono i musicisti. La lingua inglese distingue ulteriormente tra copista in senso stretto (copyst) ed engraver (dal termine engraving, l’arte incisoria), che purtroppo non possiamo tradurre efficacemente in italiano (“incisore” suona vetusto e fuori luogo dato che non incidiamo più sulle lastre di metallo). Se nel primo caso abbiamo a che fare con il semplice atto del ricopiare il manoscritto musicale su un altro supporto (che può avvenire sia fisicamente su un altro foglio o digitalmente attraverso un software di notazione musicale), nel secondo caso si tratta di un’arte più sottile, dato che riguarda l’editing del testo musicale, ossia il renderlo chiaro, perfettamente leggibile e corretto da un punto di vista tipografico. Per comodità (e per necessità linguistica) riuniamo sotto il titolo di copista entrambi i termini, il copyst e l’engraver.

A partire dagli anni ’90 del secolo scorso l’attività del copista si è spostata definitivamente di fronte allo schermo dei computer, grazie soprattutto al veloce sviluppo di software dedicati alla videoscrittura musicale. Tuttavia, benché il loro uso sia ormai pane quotidiano per compositori e musicisti, manca ancora una certa conoscenza delle regole tipografiche, oltre che un certo gusto più squisitamente grafico per la pagina musicale. Già Lorenzo Ferrero, nel suo Manuale di scrittura musicale (EDT, 2007), evidenziava come «questa consapevolezza è ancora lontana. Molti sembrano più che soddisfatti dal prodotto che esce dal loro computer per il solo fatto che esce stampato. O addirittura il pensiero musicale sembra condizionato dalle caratteristiche e dai limiti del programma usato» (p. xi).

In termini scherzosi, potremmo dire che il bravo copista ha il compito di semplificare la vita ai musicisti e far perder loro il meno tempo possibile durante le prove. Se teniamo a mente questo obiettivo, ci risulterà chiaro che il suo lavoro non può essere sbrigato in cinque minuti, né che basta affidarsi al semplice output fornito dal programma di videoscrittura (per quanto avanzato) per ottenere una partitura pulita e perfetta. Il copista si occupa altresì di standardizzare la notazione, riscrivendo ciò che può essere notato nella maniera più semplice e chiara possibile (insomma: less is more!).

È chiaro quindi che l’elemento “umano”, ossia l’occhio sviluppato e sensibile agli aspetti grafici, risulta imprescindibile in questo tipo di lavoro. Le regole tipografiche sono il punto di partenza, ma gli aggiustamenti e le piccole trasgressioni che apportano i miglioramenti alla partitura sono il valore aggiunto del bravo copista.

 

COSA OFFRO

Ho iniziato la mia attività di copista un bel po’ di anni fa. Mi sono formato praticamente da autodidatta: dapprima smanettando con i software a partire dal 2004 e successivamente studiando su libri specialistici. Grazie al mio maestro, Paolo Coggiola, che mi ha indirizzato verso questa professione, ho iniziato a collaborare con alcune case editrici: nel 2016 con Preludio e, a partire dal 2018, anche con Ricordi. L’esperienza concreta del lavoro editoriale mi ha permesso ulteriormente di affinare le mie capacità e di sviluppare al meglio le competenze necessarie per svolgere questa attività.

Se ti trovi nella necessità di: ricopiare un manoscritto, sistemare una partitura (restyling), estrarre delle parti staccate o se semplicemente vuoi avere una consulenza grafico-editoriale, allora puoi chiedere a me.

Lavoro esclusivamente con Finale perché mi permette di realizzare senza problemi qualsiasi cosa e i risultati che ottengo hanno sempre trovato riscontro positivo. Ho tuttavia utilizzato, in via del tutto eccezionale, anche SibeliusMuseScore e LilyPond. Nel prossimo futuro ho sicuramente intenzione di lavorare anche con Dorico, che al momento risulta essere, ai miei occhi, un software davvero promettente e capace di grandi risultati.

Per qualunque genere di lavoro, fornisco tutti i materiali in .pdf e la possibilità di una prima correzione. Tutte le correzioni e revisioni successive alla prima richiedono un surplus. Non fornisco mai il file originale di Finale, a meno che non ci siano richieste specifiche (e anche in quel caso è richiesto un surplus). Nel caso di lavori di restyling dove mi vengono forniti file diversi da quelli di Finale, procedo alla conversione del file per poi lavorarlo su Finale stesso.

Se vuoi avere maggiori informazioni o richiedere un preventivo, mandami una mail (la trovi nella sezione contatti del sito) con oggetto “informazioni”. Di seguito troverai alcune pagine di esempio di lavori che ho realizzato.

PORTFOLIO